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Marica Bodrožić

Marica Bodrožić (1973) è nata e ha trascorso l’infanzia in Dalmazia, in un villaggio nell’entroterra di Spalato, quindi si è trasferita in Germania nel 1983 e oggi vive a Berlino. Dopo gli studi di Antropologia culturale, Psicoanalisi e Slavistica, nel 2002 ha esordito come scrittrice con il volume di racconti Tito ist tot (trad. it. G. Drago, È morto Tito, Zandonai, 2011). È stata visiting professor presso il Dartmouth College nel New Hampshire, dove ha te- nuto corsi sulla poesia tedesca del XX secolo, e attualmente svolge libera docenza in varie università e scuole di scrittura. Oltre a testi di prosa e poesia, è autrice di saggi critici e di documentari, nonché traduttrice dall’inglese e dal croato. Per la sua opera è stata insignita di numerosi riconoscimenti, tra cui ricordiamo i premi letterari della Konrad-Adenauer-Stiftung (2015) e dell’Unione europea (2013). Tra le sue ultime pubblicazioni, la raccolta di saggi Poetische Vernunft im Zeitalter gusseiserner Begriffe (Matthes & Seitz, 2019) e il romanzo Das Wasser unserer Träume (Luchterhand, 2016). In edizione italiana sono inoltre disponibili il saggio autobiografico Il mio approdo alle parole. Stelle, colori (Sterne erben, Sterne färben, trad. it. B. Ivančić e V. Piazza, Aracne, 2012) nonché i romanzi Il tavolo di ciliegio (Kirschholz und alte Gefühle, trad. it. S. Zangrando, Mimesis, 2017) e La memoria delle libellule (Das Gedä– chtnis der Libellen, trad. it. I. Amico di Meane, Zandonai, 2013).

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