Descrizione
Romanzo generazionale, certo. Con alcuni acuti narrativi e linguistici che potrebbero piacere a Enrico Brizzi e soprattutto al Paolo Giordano de La solitudine dei numeri primi, e che avrebbero incuriosito anche il caro Pier Vittorio Tondelli.
(“Corriere dell’Alto Adige”)
Alla soglia della maturità, due ragazze e due ragazzi si affacciano alla vita con la bruciante consapevolezza che tutto stia cambiando. Le voci dei quattro si alternano e si incrociano a sancire un momento di sospensione, svelando pezzo per pezzo, a ogni cambio di prospettiva, il motivo d’insieme della tela che stanno tessendo. In un crescendo di tensione, si manifestano così sentimenti di amicizia, slanci di fiducia ma anche inganni, amori smascherati e taciuti, conflitti interiori e paure, rancori e confessioni, in un continuo contrappunto di testimonianze, che a volte si rincorrono, altre si contraddicono, altre ancora rimangono monche, fino a quando l’intero intreccio sarà rivelato. E il quadro finale sarà quanto di più sorprendente possa apparire ai loro – e ai nostri – occhi.
Nel suo convincente esordio letterario la bolzanina Madè Neumair dipinge in modo schietto e originale uno scorcio di mondo giovanile contemporaneo e di società del benessere.
