Memoria di un addio
Autore/Autrice | Franz Tumler |
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A cura di | Maria Luisa Roli |
Postfazione di | Alessandro Costazza |
Anno | 2021 |
Lingua | Italiano |
Pagine | 120 |
Dimensioni | 13,5 x 1 x 20,5 cm |
Peso | 0,25 kg |
12,00€
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Memoria di un addio è il più autobiografico e dostoevskijano tra i romanzi di Franz Tumler. Nella Berlino degli anni cinquanta, ancora sconquassata dalle distruzioni della guerra, il protagonista è un “uomo del sottosuolo” che vive nella cantina di una casa diroccata e osserva il mondo da una finestrella, registrando impressioni effimere e fugaci. Dei suoi trascorsi non sappiamo nulla, mentre il suo presente è un’esistenza precaria e votata all’isolamento. L’unica sortita avviene all’inizio della primavera, ma la sensazione di estraneità al paesaggio materiale e umano si mantiene intatta. La sua claustrofobica autosegregazione è tuttavia interrotta, di tanto in tanto, da una visita: una donna, un’amica, l’unica apparentemente interessata al suo passato e disposta ad ascoltare i suoi racconti, che ruotano intorno a labili figure femminili e a relazioni destinate allo scacco. Anch’essi, però, si rivelano incoerenti, a tratti illusori, residui di memoria tenuti insieme da un tessuto di finzione e di autoinganno, nonché da un affiorante senso di colpa. Sono frammenti di vita segnati da un incombente quanto inevitabile addio.
In questo testo avvolgente e dalla struttura circolare, Tumler penetra tra le sottili pieghe della solitudine umana e ci regala una delle più incisive e conturbanti opere in prosa della letteratura di lingua tedesca del secondo dopoguerra.
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