I giorni delle gabbie
La battaglia sul censimento etnico in Alto Adige/Südtirol quarant’anni dopo
Autore/Autrice | Maurizio Ferrandi |
---|---|
Postfazione di | Hans Karl Peterlini |
Anno | 2021 |
Lingua | Italiano |
Pagine | 192 |
Dimensioni | 14 x 1 x 21 cm |
Peso | 0,25 kg |
15,00€
151 disponibili
Tra il 1980 e il 1981 in Alto Adige/Südtirol si consuma una delle più cruente battaglie politiche della storia recente. Il casus belli è la norma di attuazione del nuovo Statuto che colloca nell’edificio dell’autonomia provinciale due pilastri fondamentali: la proporzionale etnica e il bilinguismo. Per ciascun cittadino altoatesino/sudtirolese diventa così necessaria una dichiarazione di appartenenza a uno dei tre gruppi linguistici ufficiali, giuridicamente vincolante e di durata decennale, da rilasciare in occasione del censimento generale della popolazione, fissato proprio per l’autunno del 1981. Lo scontro divampa e vede protagonisti, da una parte, Alex Langer e il movimento Nuova Sinistra/Neue Linke, che sottolineano l’iniquità di un sistema che “ingabbia” le persone in una scelta forzata, escludendo mistilingui e alloglotti; dall’altra il “partito di raccolta”, la SVP, che ne difende invece il supposto impianto antidiscriminatorio. La questione approda addirittura alla Camera dei Deputati, che dopo un acceso e prolungato dibattito parlamentare ratifica la normativa sul censimento pressoché per intero. Davanti a Montecitorio, intanto, vengono allestite tre gabbie, a rappresentare plasticamente la “prigionia morale” che ogni rigida separazione etnica impone.
A quarant’anni dalla vicenda, che alimenterà una lunga e mai sopita coda di discussioni e contrasti, Maurizio Ferrandi ne ripercorre i momenti più significativi e drammatici, intervistando testimoni diretti e autorevoli osservatori, e ricostruendo una storia che va riletta e riscoperta per capire l’Alto Adige di oggi, le sue specificità e contraddizioni.
Questo libro viene pubblicato con il sostegno di:
