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All’ombra dei ciliegi giapponesi. Gorizia 1961

Gorizia 1961

Autore/Autrice

Antonio Slavich

Prefazione di

Franco Per?

Anno

2018

Lingua

Italiano

Pagine

270

Dimensioni

13,5 x 1,5 x 21 cm

Peso

500 g

16,00

297 disponibili

Nel marzo 1962 il giovane Antonio Slavich entra in servizio presso l'Ospedale psichiatrico di Gorizia, ultimo avamposto italiano sulla frontiera jugoslava. Lo ha chiamato il neodirettore Franco Basaglia, che in un ambiente nettamente ostile e in un mondo di sofferenza, violenza e annientamento, ha voluto a fianco a sé il suo allievo. Prende così avvio il lento e progressivo processo di decostruzione della logica manicomiale, con la prima esperienza anti-istituzionale nella cura dei malati di mente. "Le grandi imprese hanno spesso un inizio modesto, quasi minimalista" commenta Slavich nel ripercorrere passo dopo passo le piccole conquiste quotidiane, i dubbi e le incertezze, il procedere per prove ed errori, ma guidati da un unico imperativo: agire, fare, inventarsi pratiche, mettere tra parentesi la malattia per scoprire le "persone", i loro bisogni, le loro storie. Nel corso degli anni l'équipe si allarga, vengono aboliti i trattamenti più crudeli e tutte le forme di contenzione, e l'assemblea goriziana diviene il cuore di un movimento destinato a rivoluzionare non solo la psichiatria, ma l'intera società. I ciliegi giapponesi nel giardino dell'ospedale, dove un tempo venivano legati gli internati, diventano cos' un luogo di incontro e conversazione, dove il pensiero e la pratica "rivoluzionari" affondano le loro radici.
L'intenso racconto autobiografico, che Slavich ha affidato al figlio Carlo, contiene le emozioni, la scoperta e la testimonianza di un'origine assoluta, aiuta a comprendere il lungo e complesso percorso di avvicinamento alla Legge 180 e abbraccia un intero decennio di storia italiana.