La stanza dei pesci

Autore/Autrice

Flora Tommaseo

Introduzione di

Claudio Magris

Anno

2013

Lingua

Italiano

Pagine

296

Dimensioni

13,5 x 1,5 x 21 cm

Peso

300 g

16,00

300 vorrätig

Questa – almeno parziale – autobiografia costituisce un vero e proprio Bildungsroman, un romanzo di formazione; ma non un romanzo letterario, bensì un romanzo di vita vera. Talora troppo dolorosamente vera. È curioso, anzi straordinario che un libro che racconta vicende così dure, spiazzanti, spesso respingenti, conservi il senso della leggerezza.

(Claudio Magris)

Questo struggente libro, che si legge come un diario, accende i riflettori sugli “incidenti di percorso” di una vita che, se inizialmente possono sembrare marginali e trascurabili, possono rivelarsi disattesi giudici del nostro futuro. Un gesto, una parola, al posto sbagliato nel momento sbagliato, e l’inimmaginabile può crollarci addosso. La condotta irriverente della protagonista, Matilde, ne è un esempio. Troppe delusioni rimediate, sofferenze intascate, troppe lacrime non piante e attese sradicate hanno portato ad anestetizzare i suoi dolori con i rimedi peggiori di cui un’anima si possa nutrire. Eppure Matilde è dotata di una sensibilità oltre le righe, alla quale ricorre ogni volta che scrive sul suo magic book, sfuggendo così, almeno per qualche istante, alla routine giornaliera dei servizi di salute mentale, delle comunità d’accoglienza e dell’assunzione dei farmaci. Una scrittura puntuale e suggestiva annota emozioni, frustrazioni, fallimenti e senza mai dare spazio al lamento traduce un’incessante richiesta d’aiuto, come un pesce che chiede, silenzioso, di essere sottratto all'acquario e poter nuotare nel mare infinito.
Sfogliando il libro di Flora Tommaseo, un’inesorabile sensazione di meraviglia e stupore pervade qualsiasi lettore, anche il più imperturbabile.

Questo libro viene pubblicato con il sostegno di: