Cinque pezzi facili sull’Alto Adige
Giulio Andreotti e le relazioni italo-austriache 1972-1992
Autore/Autrice | Giorgio Delle Donne |
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Contributi di | Marco Boato, Lidia Menapace, Paul Renner, Luigi Spagnolli, Alberto Stenico |
Anno | 2015 |
Lingua | Italiano |
Pagine | 180 |
Dimensioni | 14 x 1 x 21 cm |
Peso | 300 g |
12,00€
Nicht vorrätig
Rassegna Stampa
Disincantato realismo, tagliente ironia e originalità.
(“Alto Adige”)
A trent’anni dalle elezioni comunali del 1985, quando a Bolzano il Movimento Sociale Italiano fu il partito più votato – soprattutto nei quartieri popolari –, questa raccolta di saggi ed editoriali cerca di ricostruire le ragioni del declino e del “fortunato” disagio degli italiani dell’Alto Adige, ormai privi di consistenza sul piano politico, perché adattatisi a un autonomismo “magna e tasi”, figlio di opportunismo più che di un reale disegno politico perpetrato ai loro danni. Un basso profilo, insomma, che giova all’egemonia SVP, ma non solo. In un territorio nel quale vivono da oltre un secolo popolazioni diverse, la pari dignità dei gruppi e delle culture dovrebbe essere un obiettivo comune, se l’autonomia fosse gestita in maniera democratica, progressiva e territoriale. Non è così – ed è forse meglio per tutti.
Con contributi di:
Marco Boato, Lidia Menapace, Paul Renner, Luigi Spagnolli, Alberto Stenico.
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